I principali componenti dell’impianto fotovoltaico di progetto sono:
- il generatore fotovoltaico costituito da moduli fotovoltaici ;
- il sistema di conversione corrente continua/corrente alternata (inverter) ;

Completano l’impianto:
- i cablaggi (lato CC e lato CA);

- i quadri elettrici: quadro di campo lato CC, quadro CA (interno) e quadro generale (esterno);
- i dispositivi di manovra e protezione (RCD, sezionatori, interruttori automatici, scaricatori di sovratensione, scheda di interfaccia integrata nell’inverter, ecc.);

- il sistema per il monitoraggio dell’impianto costituito da un datalogger e dai cablaggi (cavo dati tra l’inverter ed il datalogger, nonché tra quest’ultimo, la rete LAN dell’edificio ed il
display). 


I moduli fotovoltaici integrano una struttura di copertura (pensilina) che insiste su area di parcheggio pubblica: L’opera è realizzata in legno (lamellare). Integrano la struttura il manto di copertura in lamiera preverniciata, elementi di completamento in rame ricotto, la bulloneria.


Prodotti Fotovoltaico, Inverter, Pannelli Solari, Pannello Energia Solare
Il sistema fotovoltaico è composto dai seguenti elementi:
  1. Campo Fotovoltaico
  2. Quadro elettrico di campo
  3. Inverter
  4. Quadro di rete
  5. Sistema di tele gestione
  Diversi Pannelli solari e le caratteristiche
- Modulo fotovoltaico
- Pannelli Fotovoltaico
- Pannelli seconda generazione
- Vantaggi ambientali Pannelli Fotovoltaici
- Funzionamento pannelli fotovoltaici
- Pannelli fotovoltaico solare
- Rendimento pannelli
- Durata pannelli
- pannelli fotovoltaici integrati
- Pannelli fotovoltaici trasparenti
- Pannelli fotovoltaici fai da te
- Pannelli fotovoltaici flessibili
- Dimensione pannelli fotovoltaici
- Installazione pannelli fotovoltaici
- Energia fotovoltaica
- Smaltimento pannelli fotovoltaici
- Pulizia pannelli fotovoltaici
- Strutture di sosteno pannelli fotovoltaici
- Pannelli solari acqua calda
 
La realizzazione di impianti fotovoltaici richiede soluzioni dedicate, con caratteristiche tecniche conformi alle normative specifiche. Per questo motivo è nata la nostra linea, un set di articoli per la connessione e la sicurezza nelle applicazioni fotovoltaiche.

Introdotta per offrire soluzioni adeguate alla connessione negli impianti fotovoltaici, questa linea di prodotti si è rapidamente evoluta ed ampliata, per soddisfare una molteplicità di esigenze, dall’installazione dei pannelli fino al collegamento alla rete elettrica.

Per garantire la sicurezza, la durata nel tempo e l’efficienza massima dell’impianto, Cabur propone una gamma di prodotti e componenti selezionati, tra i quali:
• una gamma completa di connettori;
• un sistema innovativo e brevettato per il fissaggio dei pannelli fotovoltaici;
• una varietà di quadri di campo conformi agli standard di sicurezza;
• limitatori di sovratensione;
• morsetti a vite;
• morsettiere di controllo;
• diodi per stringhe;
• portafusibili;
• sezionatori;
• utensili;
• cavi;
• cartelli.


Di seguito i diversi tipi di moduli fotovoltaici:


Modulo in silicio monocristallino
Efficienza del modulo pari a 21% - 23%
Utilizza il silicio purissimo che garantisce la massima conducibilità, quindi maggior rendimento.
Le celle sono realizzate con silicio monocristallino, cioè gli atomi sono disposti tutti in una struttura geometrica perfetta, senza difetti o mancanze. E' la condizione migliore per permettere un buon flusso dei portatori di carica attraverso il semiconduttore diminuendo le perdite e aumentando la conducibilità e quindi l'efficienza della cella.

Modulo in silicio policristallino
Efficienza del modulo pari a 17% - 20%
Economicamente più convenienti, sono però di minor efficienza.
Le celle sono realizzate con silicio policristallino, cioè composto da tanti piccoli monocristalli ognuno con le caratteristiche descritte sopra. E' meno pregiato del precedente poiché all'interfaccia tra un cristallo e l'altro gli atomi non sono perfettamente allineati creando discontinuità che rallentano il flusso degli elettroni.

Modulo Cigs
Efficienza del modulo pari a 13% - 19,5%
Il CIGS è la più  promettente tecnologia fotovoltaica  composta da Rame, Indio, Gallio e Selenio. Questi quattro materiali rendono le potenziali prestazioni delle CIGS molto più alte di ogni altro film sottile. Il CIGS, infatti,  produce più elettricità della stessa quantità di luce  rispetto agli altri film sottili e perciò possiede  un'alta "efficienza di conversione" . L'efficienza di conversione del CIGS è estremamente stabile nel tempo, ciò significa che le prestazioni rimangono invariate per molti anni. Il Diseleniuro di Rame Indio (CulnSe2) ha una estrema capacità di assorbire lo spettro solare che  gli permette di utilizzare il 99% della luce già nei primi micron di materiale . Questo fattore lo rende un ottimo ed efficace materiale fotovoltaico. Aggiungendo, poi, una piccola quantità di Gallio al CulnSe2 si copre l'intero spettro solare, che lo avvicina al massimo possibile di assorbimento delle radiazioni solari, aumentando di conseguenza la tensione e l'efficienza della cella fotovoltaica

La Cella Fotovoltaica

La cella fotovoltaica è l'elemento base nella costruzione di un modulo fotovoltaico, ma può venire anche impiegata singolarmente in usi specifici.

 

Perché scegliere un microinverter al posto di uno tradizionale?
Il microinverter è un dispositivo elettronico che sostituisce totalmente gli inverter tradizionali. All'atto dell'installazione in cantiere, esso viene collegato alla struttura di fissaggio dei moduli fotovoltaici e opera la conversione della corrente, da continua ad alternata, in modalità digitale, subito in uscita dal modulo stesso. Un impianto di questo genere è quindi tutto già in corrente alternata, similmente a un normale impianto elettrico. Indipendentemente dalle dimensioni o dalla potenza, l'impianto fotovoltaico a microinverter ha sempre lo schema di una semplice spina di pesce, costituita da una dorsale principale nella quale confluiscono, collegate in parallelo, tutte le diramazioni che vi portano la corrente alternata proveniente dai moduli del campo fotovoltaico, ciascuno dei quali lavora in perfetta integrazione con il suo microinverter. La dorsale è composta da uno o più cavi di adeguata sezione e portata, che progettisti e installatori scelgono sul mercato a loro piacimento e posizionano con la massima flessibilità in base alle esigenze del sito e all'ottimizzazione complessiva. Le diramazioni, cioè i cavi che dal microinverter portano la corrente alternata alla dorsale, sono solitamente fornite dai produttori già pronte per un'installazione rapida e senza rischi di errore. Il nostro portfolio, uno dei maggiori produttori di microinverter presenti sul mercato, per esempio, comprende il sistema di cablaggio proprietario , che è di tipo "plug and play", rispetta gli standard per l'installazione all'aperto ed è già dotato di connettori integrati. Una singola diramazione è in grado di supportare fino a 4,4 kW monofase. Il dimensionamento esatto può essere fatto direttamente dall'installatore in cantiere, tagliando il cavo alla lunghezza desiderata senza necessità di particolari attrezzature. Il collegamento in parallelo delle diramazioni alla dorsale è anch'esso molto flessibile e non ha vincoli di posizionamento. Solitamente in quel punto si installa un sezionatore magnetotermico (di modello e dimensioni opportuni) per ulteriore protezione.

Grazie ad una struttura così essenziale, aperta e flessibile qual'è la spina di pesce, la progettazione di un impianto fotovoltaico a microinverter è notevolmente semplificata: non è necessario usare software particolari per dimensionare le stringhe; non bisogna studiare la struttura ottimale dei cablaggi in base ai molteplici vincoli e alle esigenze di sicurezza; non va adottato alcuno degli accorgimenti tecnici necessari, invece, per le elevate tensioni continue. Non sono richiesti quadri di campo o altri dispositivi. Il locale tecnico per ospitare i trasformatori, previsti dalla normativa quando si lavora in media-alta tensione, è comunque meno complesso rispetto al locale necessario per gli inverter tradizionali, ha dimensioni più contenute e non necessita di climatizzazione. Progettisti e architetti possono, inoltre, dar spazio alla loro creatività con soluzioni tecniche, compositive e, perché no, anche estetiche prima impensabili. Non sussistendo il problema della limitazione di corrente tipica dei collegamenti in serie (detta anche "effetto domino" o "effetto albero di Natale"), negli impianti a microinverter è possibile utilizzare di più e meglio le falde dei tetti e ogni altra superficie esposta, installando moduli fotovoltaici con qualunque combinazione di inclinazione e orientamento e con ampio assortimento di marca, tipo, età. Inoltre, nel momento in cui si dovesse sostituire un modulo guasto con uno nuovo e più performante, quest'ultimo lavorerebbe al massimo delle sue prestazioni. L'insieme di tali semplificazioni, da un lato si traduce in un risparmio dei tempi e dei costi di progettazione (stimato dagli operatori nell'ordine del 15%); dall'altro dà maggior garanzia di ottenere un impianto ottimale, capace di elevate prestazioni.

Anche il lavoro di cantiere risulta facilitato. Agli installatori non è richiesta la certificazione necessaria, invece, per chi opera con corrente continua. Le modalità di installazione del microinverter variano ovviamente in base al tipo di impianto. Solitamente però questo apparecchio viene fissato sui medesimi profilati metallici che supportano i moduli fotovoltaici. Nel caso, per esempio, del microinverter M215 di Enphase, lo strumento è dotato sulla parte superiore di una staffa metallica modulata, che consente di inserirlo nello spessore dei profilati e lo mantiene in posizione parallela ad essi. Il fissaggio si effettua stringendo un solo bullone, introdotto lungo un'asola appositamente sagomata a "S". I collegamenti, sia al modulo fotovoltaico (lato CC) sia al cavo Engage (lato CA), avvengono utilizzando le tre terminazioni già predisposte, con innesti che non ammettono errore. Assai semplice è anche l'operazione di installazione del gateway di comunicazione Envoy (sul quale si basa il sistema di monitoraggio), che non richiede ulteriori cablaggi.